Il Massimo Osti Archive

Il Massimo Osti Archive
17 Febbraio 2017 WearLimited
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massimo osti archive
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L’archivio di uno degli stilisti o forse dello stilista più influente per quanto riguarda il casualwear e lo streetwear, il Massimo Osti Archive, si trova a Bologna e raccoglie un numero incredibile tra campioni di tessuti e capi che testimoniano l’eredità lasciata in 30 anni di attività del suo creatore. Il 26 e 27 gennaio una selezione di pezzi del Massimo Osti Archive si è spostata a Londra per la fiera dedicata al casual-wear Jacket Required in via del tutto eccezionale, dove Il figlio Lorenzo ha tenuto una conferenza stampa per raccontare a giornalisti e appassionati il progetto.

Il Massimo Osti Archive: non solo Stone Island e C.P. Company.

Il Massimo Osti Archive di Bologna rappresenta l’eredità che ci ha lasciato il designer bolognese in trent’anni di carriera poiché raccoglie:

  • 50.000 campioni di diversi tessuti allestiti grazie ad un network costruito attraverso 3.000 fonti diverse tra fornitori e laboratori tecnici;
  • 6.000 capi di abbigliamento.

Massimo Osti, nato a Boricella in provincia di Bologna il 17 Giugno 1944, è stato il designer e stilista che ha realizzato marchi di assoluto successo come C.P. Company e Stone Island, diventando il simbolo dello sportswear made in italy, grazie al suo costante desiderio di sperimentare nuove tecnologie sui tessuti.

massimo osti archive tela stellaMassimo Osti, il padre della techno-fashion contemporanea, ha iniziato a collezionare i pezzi del Massimo Osti Archive fin dall’inizio della carriera, esprimendo così la volontà di realizzare dei capi dotati di uno straordinario senso di resistenza al tempo. Un’idea realizzata non soltanto grazie ad una sperimentazione tecnologica estrema, ma anche grazie ad una maniacale attenzione al design, che continua ad essere considerato fonte di ispirazione per il casual wear contemporaneo. A questo proposito vogliamo citare la recente intervista con Gianluigi Santoro di Captain Santors, uno dei brand made in Italy più interessanti incontrati al Selvedge Run. Il creatore di questo brand ci ha raccontato di come abbia tratto spunto da alcune coperte della marina militare italiana per la realizzazione di alcuni suoi capi, proprio come fece Massimo Osti 30 anni fa. La testimonianze che meglio raccontano la passione di Massimo Osti per l’abbigliamento militare sono la linea Stone Island Marina ed il brand Boneville Artic, creato nel 1987, il quale prende spunto proprio dalle divise della marina militare.

Lorenzo Osti al Jacket Required

Jacket Required e Proper Magazine hanno deciso di collaborare per portare il 26 e il 27 gennaio alla Old Truman Brewery di Londra l’Archive Massimo Osti e mostrare così pezzi provenienti anche dalle collezioni di Chester Perry, Left Hand e Massimo Osti production ai visitatori dell’evento.massimo osti archive goggle

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Massimo Osti fonda la sua prima impresa produttrice nel 1970 e la chiama Chester Perry in onore della strisce a fumetti di Charles Dickens Bristow, l’omonimo protagonista infatti lavorava per la Chester-Perry Co.Ltd. Ben presto però, Massimo Osti  si trovò costretto a cambiare nome per via dell’opposizione dei brand Fred Perry e  Chester Barry e così decise di adottare C.P. Company. Guardando questo video sul Massimo Osti Archive, non ci colpiscono soltanto i diversi capi in Goggle, Raso Ray e Reflective Jacket ma anche una pubblicità C.P. Company con Lucio Dalla. Enrico Brizzi racconta quanto Massimo Osti fosse vicino all’ambiente artistico di Bologna di quegli anni, e lo stesso Lucio Dalla presentò al designer il giovane Luca Carboni, il quale porterà spesso in live e videoclip, capi Stone Island.

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Lorenzo Osti, titolare del Massimo Osti Studio, in occasione del Jacket Required ha rivelato diverse notizie interessanti: inizialmente il Massimo Osti Archive contava all’incirca 35.000 capi di abbigliamento e nel 2000 il proprietario decise di vendere tutto ad eccezione dei campioni, perchè era diventata troppo difficile la gestione. Da quel momento cominciò di nuovo a collezionarle. L’archivio oggi conta inoltre una collezione personale di pezzi storici, oltre a diverse grafiche e cards.

La gestione del Massimo Osti Archive non è il solo modo con cui si ricorda il grandissimo contributo del designer emiliano; il figlio Lorenzo ha collaborato anche alla realizzazione del libro “Ideas from Massimo Osti” che offre una splendida visione sul creatore di Stone Island grazie anche ad una vasta collezione fotografica, veramente imperdibile per tutti i fan.