Intervista a Captain Santors

Intervista a Captain Santors
24 Gennaio 2017 WearLimited
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Dal 17 al 19 Gennaio si è tenuta l’ultima edizione del Selvedge Run, e vi vogliamo proporre qui l’intervista che abbiamo fatto a Captain Santors, perchè tra i tanti espositori la nostra attenzione è stata catturata principalmente da questo brand italiano.

I pezzi dell’ultima collezione di Captain Santors sono davvero bellissimi e descrivono perfettamente le caratteristiche distintive di questa marca: la ricerca dei materiali e la passione del suo creatore, Gianluigi Santoro, per il mare. Ci accomodiamo proprio con lui ed iniziamo a chiacchierare.

Il brand Captain Santors e la passione per la ricerca

WL: Buonasera Gianluigi, siamo molto felici di incontrarti a questa edizione 2017 del Selvedge Run. Sappiamo che avevi già partecipato all’edizione estiva del 2016; qual è il motivo che ti spinge a partecipare a questa fiera e cosa aspetti da quest’evento?intervista a captain santors logo

GS: E’ vero, questa è la mia seconda presenza. Vengo al Selvedge Run perché il focus sul denim Row e sul casual wear permette di radunare un vasto pubblico tra brand e distributori di tutti il mondo. Sono riuscito a trovare già diversi nuovi clienti, perchè qui non si cerca soltanto di soddisfare la moda del momento, ma si riescono a proporre prodotti che possono essere apprezzati da un target più ampio di consumatori. Questo (indicando un gilet ndr) potrebbe essere utilizzato anche da mio padre!

Il trucco è cercare di proporre sempre un prodotto di qualità che possa essere comprato da diversi clienti. Inoltre ciò che caratterizza il Selvedge Run è l’atmosfera che si crea tra gli exhibitors, stasera per esempio saremo tutti a bere birra e mangiare salsicce qui da Fein Und Ripp!

WL: Quando hai avuto l’idea di creare il brand Captain Santors?

GS: Io sono avvocato e gestisco uno studio legale a Bologna. Alcune aziende operanti nel settore sono state mie clienti ed ho iniziato ad appassionarmi così. E’ stata poi fondamentale l’esperienza fatta con i ragazzi di Scarti-Lab, che mi hanno insegnato molto per quanto riguarda la parte sartoriale.

Produzioni artigianali e cura dei dettagli

WL: Qual è la tua idea di capo crafted? Qual è la caratteristica essenziale che un capo deve possedere per essere considerato crafted?

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GS: Per me crafted è Il capo confezionato dal sarto. Io prediligo piccole produzioni perché soltanto un lavoro artigianale permette di curare al massimo i dettagli. Vedi (ci indica la manica della sua camicia) questa è una cucitura a catenella intervista a captain santors cucitura a catenellache si ottiene attraverso il lavoro di un sarto. I capi devono essere originali e bisogna seguire le proprie idee per poter creare un proprio stile: in questo modo i prodotti potranno essere associati al brand al primo sguardo. Per realizzare questi bottoni ho utilizzato osso. Molti mi dicevano che potevano essere troppo grandi, io invece ho voluto persino applicarli sulle camicie. Questo dettaglio è particolarmente apprezzato e rende Captain Santors facilmente riconoscibile.

 

WL: Come scegli i tuoi materiali?

intervista a captain santors borsaGS: Per la scelta dei materiali cerco molto il contatto diretto con i produttori locali e utilizzo molto anche internet. Se scopro che un certo artigiano si trova a “Brescia” per esempio, parto per andarlo a conoscere e scoprire le sue produzioni. Per realizzare questa borsa ho scelto una coperta che veniva utilizzata dalla marina militare italiana!

WL: La tua ultima risposta mi porta alla mia penultima domanda, consideri che il canale di distribuzione online possa rappresentare una opportunità per la marca Captain Santors?

GS: Il canale di distribuzione online può aiutare ma il contatto diretto con i clienti è imprescindibile. Per comprendere appieno il valore di questi prodotti è necessario che venga raccontata la loro storia, e che vengano provati ovviamente per poter capire anche la qualità della manifattura.intervista a captain santors abiti

WL: Ultima domanda prima di salutarci. La settimana passata sei stato al Pitti Uomo, oggi stai partecipando a questa edizione del Selvede Run. Hai in programma la partecipazione ad altre fiere di settore?

GS:Dal 30 Gennaio al 2 Febbraio sarò al Labor Bar di Zurigo. Questa è la fiera con la quale ho iniziato e rimane quella verso cui sono più affezionato. Il Pitti quest’anno è stata un’esperienza molto intensa, nonostante l’altissimo numero di espositori, Captain Santors è stato inserito al XV posto nella pubblicazione che riassume le migliori collezioni presentate alla fiera di Firenze. Il Labor Bar è diverso perché partecipano tra i 20 e i 30 brand, e trova il suo punto di forza nell’essere una piccola realtà. Si creano rapporti umani molto forti che riescono a trasformarsi anche in vere collaborazioni professionali.

 

Con questa ultima domanda ringraziamo Gianluigi e chiudiamo questa prima intervista fatta all’edizione 2017 del Selvedge Run di Berlino.

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